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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

PRESENTAZIONE - PRESENTATION

Ciao a tutti sono Nicola e gestisco questo blog. In questo blog parlerò delle razze degli asini, ho scelto di parlare degli asini perché sono degli animali in via di estinzione. In questo blog ogni settimana posterò una razza diversa di asino, gli asini si dividono in varie razze: Asinara, Amiata, Martina Franca, ragusano, romagnolo, pantesco, sardo, viterbese. -Nicola Hello everyone I'm Nicola and I run this blog. In this blog I will talk about the donkey races, I have chosen to speak because of the donkeys are animals endangered. In this blog post every week a different breed of donkey, donkeys are divided into various races: Asinara, Amiata, Martina Franca, Ragusa, Romagna, Pantelleria, Sardinia, Viterbo. -Nicola

RAZZA ASINARA

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Originario dell'Isola dell'Asinara (Sardegna). Di taglia ridotta (come l'asino Sardo), è caratterizzato dal mantello di colore bianco probabilmente dovuto ad una forma di albinismo incompleto. Sembra che già alla fine del XIX secolo fossero presenti sull'isola asini dal mantello bianco, probabilmente abbandonati dagli abitanti trasferiti a Stintino nel 1885 a seguito della trasformazione dell'isola a demanio dello Stato.  Sono circa un centinaio gli esemplari di asino dell'Asinara che vivono allo stato brado sull'omonima isola della Sardegna. L’asino bianco è caratterizzato da dimensioni ridotte che in un soggetto adulto sono di circa 1 m di altezza. Presenta una testa quadrangolare con profilo rettilineo, collo corto, arti robusti, piede bianco, piccolo e poco resistente. Presentano una marcata fotofobia ed un andatura incerta in ambienti luminosi. L’originalità dell’animale è dovuta al caratteristico fenotipo che si manifesta con colorazione

RAZZA SARDA

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La presenza della specie nell’isola (isola Sardegna)  è antichissima. Furono i sardo-punici ad incrementarne l’allevamento con finalità agricole e di trasporto. Secondo altri autori avrebbe origini neolitiche o legate all’importazione fenicia e infine, per altri, di provenienza africana.  La riga mulina crociata, il mantello sorcino, più chiaro sull’addome, sulle occhiaie e sul muso, le dimensioni sensibilmente inferiori permettono di distinguerlo dalle altre razze asinine italiane. Denominazioni differenti sono state date all’asino sardo a seconda delle zone: burriku nelle regioni meridionali e di probabile origine spagnola; poleddu e ainu usati in Barbagia e nel Goceano; molente la dicitura maggiormente diffusa nell’isola e legata all’utilizzo della macina del grano. La molitura si svolgeva, infatti, all’interno di abitazioni rurali bendando l’animale e ricoprendolo con un panno per evitare che il bastone collegato alla macina gli provocasse delle ferite.  Un tempo diffusissimo in